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Antincendio

Ad oggi sono disponibili svariate tipologie di tecnologie atte alla rilevazione automatica di incendi, valutando scrupolosamente le caratteristiche ambientali e di rischio siamo in grado di sviluppare la soluzione più adatta ad ogni contesto, sia esso industriale che sia nel privato.

Ogni installazione deve necessariamente essere realizzata in modo conforme a "regola d'arte" come previsto dal D.M. n°37 del 22/01/2008.

Le normative vigenti prevedono precise istruzioni per l'utilizzo e la collocazione degli apparati, nonchè per il loro collaudo e la loro manutenzione.

Gli impianti antincendio si possono distinguere in due macro famiglie:

  • sistemi convenzionali: dove i rivelatori e gli attuatori (sia essi manuali che automatici) sono distinti singolarmente secondo il collegamento sulla centrale stessa

  • sistemi analogici e indirizzati: dove ogni singolo dispositivo viene riconosciuto singolarmente dalla centrale mediante un indirizzamento, quindi la normativa prevede il collegamento di dispositivi eterogenei tra loro sulla stessa linea (loop) o zona, mantenendo la distinzione delle informazioni

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Vantaggi di un sistema indirizzato

  • Manutenzione ridotta e test eseguibili dalla centrale sia in modo automatico che manuale

  • Collegamento delle linee a bus e riduzione dei costi di installazione e di cavo

  • Localizzazione esatta degli eventi con indicazione precisa del tipo di allarme

  • Attuatori distribuiti sul campo e collegati sulle linee dei sensori

  • Possibilità di "autotaratura" della sensibilità dei rivelatori

  • La normativa consente di collegare diverse tipologie di apparati sulla stessa linea/zona

Ogni sistema può essere costituito da:

I rilevatori automatici mostrati in figura sono tutti quei dispositivi atti a rilevare la presenza di una determinata condizione critica (fumo, gas, eccessivo calore e fiamma) oppure avviare manualmente la procedura di emergenza pianificata per la segnalazione agli addetti antincendio, l'evacuazione del personale ed eventualmente l'estinzione automatica.

Vengono scelti in base alle condizioni ambientali dei locali da proteggere (dimensioni, presenza di materiale infiammabile, areazione, ecc) e presumibilmente al tipo di fiamma che si possa sviluppare.

Il sistema antincendio è composto dalla centrale di controllo, dove vengono connessi tutti i dispositivi dell'impianto e gestiti secondo le procedure programmate. Si occupa quindi di verificare l'efficienza dei componenti e i loro stati. Dove poi ci sia una condizione di allarme sarà in grado di attivare gli avvisatori (acustici ed ottici) per segnalare la presenza di pericolo e la necessità di evacuazione dei locali, i dispositivi di comunicazione dove avviserà, mediante ponte radio o linea telefonica, il personale addetto all'emergenza e infine gestirà le procedure, se presenti, di estinzione automatica o manovra automatica di porte tagliafuoco o valvole di sicurezza.

Il sistema sarà dotato di batterie tampone (ed eventualmente di unità di alimentazione) opportunamente dimensionate, in grado di mantenere operativo l'impianto in caso di momentanea assenza di corrente elettrica.

Molto importante sarà la scelta dei cavi di collegamento, dove la normativa UNI 9795 prevede la resistenza dello stesso di almeno 30 minuti al fuoco (CEI EN 50200) e una bassa emissione di fumo con zero emissione di alogeni.

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